Bundu e Palagi (SPC): "Stadio Franchi: il Comune sa chi ne è proprietario?"

"Nulla da dire da Palazzo Vecchio sullo stadio della nostra città? Non che la proprietà di ACF Fiorentina abbia un ruolo politico e istituzionale, ma è chiaro che la tifoseria e la cittadinanza sono deluse dalle condizioni in cui è la struttura"

Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Tanto se contesti la proprietà della Fiorentina ti danno di gobbo, quindi meglio lasciar fare. Ci viene da dire che nel mondo politico questo pensiero abbia un qualche ruolo, in merito alle mancate reazioni alle dichiarazioni rilasciate ieri sullo stadio comunale Artemio Franchi e la Torre Maratona.
Il punto è che c'è un diffuso malessere per le condizioni in cui si trova la cittadinanza, e la tifoseria in particolare, ogni volta che va a vedere una partita o comunque un evento in una struttura dove è evidente quanto servirebbe un modo completamente diverso di gestire la manutenzione, che compete in parte alla nostra Amministrazione e in parte alla ACF.

Chiederemo al Sindaco e alla Giunta se il silenzio è una valutazione di opportunità, che però offende chi si occupa della cura della memoria di Pier Luigi Nervi e del suo lavoro.
Perché spesso si è detto che a Campo di Marte c'è un importante "bene", ma molta meno chiarezza c'è stata  sui lavori fatti e quelli non fatti per conservarlo in condizioni ottimali.

Il rapporto tra la città, la cittadinanza e i suoi spazi dovrebbe valere molto di più di uno scambio tra il Sindaco e un imprenditore privato: sotto la Torre di Maratona si è consumata la strage fascista dei Martiri di Campo di Marte e in generale molti ricordi diversi, di generazioni diverse, sono legati a questa area della città.

Non pensiamo che si debbano commentare delle dichiarazioni rilasciate al Financial Times, ma almeno una dichiarazione in cui si rivendica una proprietà del nostro ente e si chiede scusa per le condizioni in cui è stato ridotto ci sarebbe potuta essere. Confidiamo di ottenerla a breve, con domande dirette". (fdr)

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