Bundu e Palagi (SPC): "Lunedì chiederemo di salvare il futuro di Villa Basilewsky"

"Depositati gli emendamenti in vista delle delibere in discussione durante il prossimo Consiglio comunale. Non abbiamo bisogno di nuovi student hotel e strutture per il turismo di lusso"

Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Lunedì discuteremo in aula una proposta di delibera per l'Aggiornamento del quadro conoscitivo del Regolamento Urbanistico per Servizi pubblici e privati. A poco più di un mese dalla secca smentita, sia a mezzo stampa che in aula, sulla volontà di assecondare le richieste del fondo straniero che avrebbe acquistato dalla Regione l'immobile noto come Villa Basilewsky, per trasformarla in un hotel di lusso, la ritroviamo fra le varie schede che riguardano la rimozione della funzione Spazi e Servizi Pubblici - servizi collettivi nel quadro conoscitivo del Regolamento urbanistico.

Viene confermato che la società aggiudicataria dell'asta vorrebbe trasformare l'immobile in 75% turistico - ricettivo, in un'area già fortemente satura di queste funzioni - a partire dallo Student Hotel di 390 camere che si trova a 160m da Villa Basilewsky. Ricordiamo di come quell'immobile fosse stato donato dagli antichi proprietari alla città di Firenze con il vincolo di destinarlo a uso sanitario e sociale. Fino al 2010 dell'ASL, per poi essere acquistato dalla Regione per 20 milioni di euro e rivenduto nel 2021 per poco meno di 9 milioni di euro. Ricordiamo l'importanza di mantenere la funzione socio-sanitaria, come dimostra anche la vicenda del 2020, quando l'immobile fu occupato per un breve periodo e trasformato in una casa delle donne, la "MagniFica", con sportelli di consulenza gratuita aperti al pubblico, al quale si erano rivolte già decine di persone, prima dello sgombero forzato.

Nonostante le rassicurazioni dell'assessora competente del 28 maggio 2021 la scheda ha confermato invece la richiesta della proprietà di trasformare in struttura ricettiva dell'ex ospedale. Leggiamo infatti sulla scheda allegata alla delibera: «preso atto che nel complesso immobiliare non è più presente alcuna attività che giustifichi l’individuazione in essere e che il bene è in via di alienazione, viene aggiornato il quadro conoscitivo rimuovendo la grafia relativa a “spazi e servizi pubblici - servizi collettivi". Le ulteriori richieste presenti nel contributo non attinenti all’aggiornamento del quadro conoscitivo saranno valutate all'interno della procedura di approvazione del Piano Operativo».

Cosa pensare della chiusura degli uffici della ASL? Cosa pensare dello sgombero e della chiusura di servizi sociali autogestiti così frequentati? Alleghiamo l'emendamento che presenteremo per cercare di scongiurare la  dimissione della destinazione a  spazi e servizi pubblici, non ci si può limitare a prendere atto che le cose cambiano, lasciando al passato le funzioni per cui l'immobile è stato donato alla città". (fdr)

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