Cellai, Borgheresi e Morabito (Forza Italia): "Falsa ripartenza per le scuole superiori a Firenze ed in Toscana"

"Dad ha distrutto crescita e formazione studenti. Governo Conte incapace di tutelare sistema istruzione"

Queste le ddichiarazioni del Coordinatore Cittadino di Forza Italia Firenze e capogruppo in Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai insieme al Responsabile Dipartimento Istruzione, Alessandro Borgheresi ed alla Responsabile Dipartimento Politiche Giovanili, Vanessa Morabito

"E' una falsa ripartenza quella odierna. La presenza della Dad ancora fra gli studenti delle scuole superiori frena la formazione scolastica e danneggia la crescita di qualunque studente. La Scuola si fonda sul rapporto diretto degli alunni con i coetanei e con i professori. Il fatto che ancora oggi esista una formazione fatta via pc è intollerabile. Hanno ragione studenti e professori a lamentarsi ed a protestare in sinergia. Oggi il mondo dell'istruzione toscana ed italiana paga le incapacità di un Governo "Giallorosso", capace ad oggi soltanto a discutere di colori per le regioni e di poltrone. Sentire la preoccupazione odierna del Ministro dell'Istruzione Azzolina per la Dad ci fa solo ridere. Ma è lei o non è lei il Ministro?".

"La Scuola in questi mesi è stata maltrattata e derisa da chi oggi ha responsabilità politiche nazionali. Presidi e professori da mesi vivono "alla giornata" senza una prospettiva chiara di quello che accadrà nelle prossime settimane. I problemi sul tavolo sono rimasti gli stessi dalla scorsa estate. Ancora oggi il problema dei contagi permane. Da tempo l'Anp chiede a nome dei Presidi Italiani, "uno screening capillare e continuo tramite tamponi rapidi", ma senza ricevere risposte chiare e definitive".
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"Inutile riaprire per qualche settimana per accontentare non si sa chi, se poi si richiude tutto nuovamente! Basta illudere famiglie e studenti. Il cambio continuo di colori delle Regioni desta preoccupazione così come le affermazioni di molti tecnici e virologi che vedono l'arrivo di una terza ondata di Covid e invitano quindi alla prudenza. Siamo preoccupati per un anno, il 2021, che rischia di essere la fotocopia del precedente". (fdr)

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